Filosofo e pedagogista italiano. Laureatosi
prima in Medicina e poi in Filosofia, insegnò Filosofia teoretica e
pedagogia all'università di Bologna. Tentò una revisione critica
del Positivismo, di cui denunciava valori e limiti, affermando, infatti, di
voler essere “positivo, ma non positivista”. Tra le sue opere
principali citiamo:
Della legge storica e del movimento filosofico e politico
del pensiero italiano (1862),
Critica del positivismo (1868),
Sul
rinnovamento della filosofia positiva in Italia (1871),
La scienza
dell'educazione (1879),
Rivoluzione e pedagogia moderna (1882)
(Galatina, Lecce 1835 - Firenze 1885).